Durante la grande Guerra gli alpini trasportarono il gigantesco cannone 149/G, utilizzato nella guerra di Libia e ribattezzato per la sua stazza “Ippopotamo” dagli alpini, da Temù (BS) fino a Malga Caldea a m 1580. Quindi trainato a piedi fino ai 3326 metri di quota del Passo Venerocolo. Fu un’impresa pazzesca: oltre 200 artiglieri trainarono sulla neve il cannone parzialmente smontato su grosse slitte. La sola canna, che non poteva essere smontata, pesava oltre tre tonnellate. Il cannone intero ne pesava sei. Il trasporto durò quasi tre mesi, dal 9 febbraio al 27 aprile, un’impresa titanica funestata da incidenti: una valanga uccise 40 uomini, vari contrattempi resero la marcia del convoglio lenta e faticosissima. Uno sforzo bellico ed epico con pochi eguali.
Nel giugno del 1917 il grande cannone fu spostato di quasi 5 km: da Passo Venerecolo m 3326, col favore delle tenebre per non esseri visti dalle ricognizioni aeree, fu trainato fino su Cresta Croce m 3276 attraversando al buio il ghiacciaio del Mandrone. Nella nuova posizione il grosso calibro poteva appoggiare l’avanzata degli italiani e battere il Corno di Cavento m 3402 a circa 4 chilometri di distanza, dove erano appostati gli austroungarici dentro le gallerie scavate nella cima.
L’Ippopotamo, divenuto monumento nazionale, è rimasto a tutt’oggi nella sua postazione di tiro sul Cresta Croce a 3276 metri di quota, in memoria della terribile “Guerra Bianca” che si combattè ad alta quota.
video con immagini d’epoca
https://youtu.be/9HjzPWA7YSc
mio video recente della zona in Adamello
https://youtu.be/D3fzUNzkP54