Esiste una semplice alternativa al tradizionale strumento GPS: si chiama “data logger”. E’ una scatolina grande quanto la metà di un pacchetto di sigarette, che registra fedelmente la traccia GPS come uno strumento tradizionale.
Chiariamo subito: NON aiuta in alcun modo nell’orientamento, infatti non ha nessun display e perciò non mostra nessun dato: il suo compito è solo di registrare la traccia GPS e questo lo fa bene (alcuni logger possono comunque essere collegati a uno smartphone via bluetooth o con cavetto, per controllare la propria posizione sulla cartografia scaricata sul telefono).
Ma qual è allora lo scopo di un semplice logger? E’ solo quello di registrare la traccia nel modo più semplice possibile. Per poterla rivedere una volta a casa, caricandola sul pc e visualizzandola ad esempio su Google Earth o in altri programmi. Le tracce possono anche essere ricaricate sui GPS tradizionali, per poter seguire lo stesso itinerario, o condivise online per mostrare ad altre persone il percorso fatto.
Il grande vantaggio del logger è, come detto, che è molto semplici da usare: si accende all’inizio della gita, si aspetta circa 1 minuto che sincronizzi i satelliti, si mette nella tasca superiore dello zaino e si dimentica fino alla fine della escursione. La batteria è di tipo telefonico (modello Nokia), e resiste tranquillamente oltre le 20 ore. Tramite un pulsantino sull’apparecchio possiamo anche “marcare” eventuali punti di interesse come baite, sorgenti, forcelle, bivi, cime eccetera.
Oggi esistono molte app per smartphone che hanno la stessa funzione: registrano la traccia GPS. Leggi in proposito l’interessante articolo su Cipputiblog Android e GPS: sono arrivati i logger interni. Personalmente mi trovo molto bene con l’app MyTrails che uso da alcuni anni.
In definitiva, se ti interessa tenere traccia delle tue escursioni senza complicarti troppo la vita, prenditi un logger. Un buon logger come l’I-Blue 747 che uso con soddisfazione ormai da anni, costa poche decine di euro.
Tramite la traccia GPS è possibile inoltre sincronizzare (taggare) le foto scattate durante l’escursione, mostrando la posizione esatta in cui sono state scattate (vedi questo esempio di escursione Giro dei 12 laghi nel Gruppo Presanella). Basta impostare l’ora esatta nella macchina fotografica digitale, che coinciderà (secondo più secondo meno) con quella del logger che è a sua volta sincronizzato con i satelliti ed il gioco è fatto.